martedì 1 luglio 2014

IL RATING

Oggi vorrei parlarvi del Rating e della sue caratteristiche...

Secondo Walras, considerando un mercato in concorrenza perfetta e privo di asimmetrie informative, gli intermediari non avrebbero ragione di esistere; purtroppo nella realtà questa visione si scontra con le varie difficoltà che gli investitori hanno nel reperire informazioni in quanto le imprese sono ritrose a divulgarle.
Già nel ’60, “l’informazione” fu considerata un bene economico e quindi una risorsa costosa; in effetti si avrà asimmetriainformativa quando gli agenti economici dispongono,individualmente, solo parte dell’informazione complessiva; e questo fenomeno riguarda non solo i prezzi ma anche la quantità di beni scambiati
Gli effetti più immediati della presenza di asimmetrie informative si sostanziano in una riduzione sostanziale degli  scambi a danno soprattutto della qualità migliore in circolazione; infatti nel mercato sono presenti imperfezioni che lo rendono non completamente efficiente.In effetti, la presenza di distorsioni nella struttura informativa(che è imperfetta e asimmetrica) può originare fenomeni di selezione avversa che inducono equilibri con il razionamento del credito: le banche, che offrono credito all’imprese, per massimizzare i profitti attesi, stabiliscono tassi d’interesse più bassi di quelli d’equilibrio;questo perché l’aumento del tasso d’interesse potrebbe indurre gli investitori, i cui progetti sono meno rischiosi,ad uscire dal mercato(rischiano di attirare solo i clienti peggiori, selezione avversa) o ad optare per progetti con più alta volatilità nei risultati attesi.Per questo le banche non concedono credito a tutti: le aziende più piccole, che hanno come unica fonte di finanziamento l’autofinanziamento in quanto il finanziamento esterno risulta troppo costoso, sono soggette a tassi più penalizzanti poiché non possono offrire adeguate garanzie. Inoltre, gli intermediari finanziari hanno il costo del monitoring che spesso, per conflitti di interessi tra debitore e creditore,deve essere aggiunto al costo del finanziamento con capitale di debito.
Le agenzie di rating sono soggetti esterni e indipendenti che permettono di superare i vari problemi che sono presenti nelle fasi di selezione delle varie opportunità di finanziamento e forniscono al mercato una maggiore e migliore quantità di informazione riguardante il rischio di credito di ogni investimento. La loro caratteristica è l’obiettività e imparzialità degli analisti a cui viene negata qualsiasi possibilità di partecipare al collocamento e alla negoziazione del titolo;essi sono organizzati secondo i diversi settori da analizzare(nazionale,settoriale,etc etc).
Essenzialmente, queste agenzie vivono con le commissioni che le emittenti pagano per le loro prestazioni,ma questo non influisce sul rating finale in quanto essa vive della bontà dei giudizi emessi e dall’indipendenze e trasparenza dei suo operare: una non puntualità e competenza porterebbe inesorabilmente all’uscita dal mercato della stessa.
Le caratteristiche principali dell’attività di rating sono :
Esame della singola emissione di valore mobiliare: le agenzie non attribuiscono una votazione alla società emittente, ma solo al singolo titolo;questo perché la stessa società può emettere diversi titoli con diverse garanzie che a loro volta possono modificare l’assetto economico-patrimoniale della stessa.
Possibilità di rerating: anche dopo la concessione del finanziamento, mantengono in continua osservazione le emissione già collocavate al fine di poter rivedere il giudizio di merito in ogni momento
Valutazione su richiesta: l’attribuzione del rating può essere richiesta solo dalla società emittente,che ne supporterà i costi e permetterà all’agenzia di rating di poter accedere a tutte le relative informazioni. In qualsiasi caso, le agenzie devono mantenere massima riservatezza sulle informazioni ricevute. Invece, le pubblicazioni delle revisioni non sono a richiesta dall’emittente ma implicitamente accettate con la domanda iniziale di rating.
 La comparabilità dei giudizi e le scale di classificazione: va sempre considerato il paese in cui opera la società emittente che varrà come limite superiore per la valutazione; per semplificare la comparazione delle varie emissioni, ad ogni sigla alfanumerica è associato un determinato livello di rischio. I titoli vengono suddivisi in varie classi (5 per i titoli a breve e 10 per i titoli a lungo termine) e sottoclassi(3). In più viene effettuata una distinzione tra i titoli di tipo investment grade( rientrano nelle prime 4 classi) e speculative grade.

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