mercoledì 2 luglio 2014

LA FINANZA PUBBLICA E IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO


La finanza pubblica è l’attività svolta dallo Stato e dagli enti locali per procurarsi le entrate necessarie per poter soddisfare le esigenze della collettività.I principali obiettivi della finanza pubblica sono di fornire i servizi istituzionali sui quali si regge l’organizzazione della civiltà moderna, di soddisfare i bisogni collettivi fondamentali, di attenuare le differenze economiche nella popolazione e di stimolare lo sviluppo del sistema economico.
I tipici servizi istituzionali sono la difesa del territorio, la giustizia e l’ordine pubblico.I fondamentali bisogni collettivi sono l’istruzione, l’assistenza sanitaria e le infrastrutture. Queste ultime consistono nei beni e nelle opere pubbliche che sono indispensabili per esercitare ogni attività, come, per esempio, i ponti, le strade, i mezzi di trasporto, i rifornimenti di acqua e di energia elettrica.          Lo Stato realizza gli obiettivi della finanza pubblica attraverso una serie di entrate e di spese. Le entrate pubbliche sono costituite essenzialmente dai tributi, cioè da prelevamenti di denaro che le leggi impongono alle famiglie e alle imprese sotto forma di imposte e tasse.
Le spese pubbliche consentono allo Stato di far funzionare la propria organizzazione istituzionale, che necessita di edifici, personale e attrezzature, e di fornire ai cittadini i servizi pubblici che servono a soddisfare i bisogni essenziali e ad eliminare le cause di disagio economico e sociale. Tra le spese pubbliche rientrano le somme di denaro che lo Stato trasferisce agli enti locali.
Ci sono dei  princìpi sui quali si basa il sistema tributario italiano:
il primo è la legalità dei tributi, in base al quale le imposte possono essere stabilite solo per legge;
il secondo è la universalità dei tributi, in base al quale tutti i cittadini sono tenuti a contribuire alle spese pubbliche;
il terzo è l’equità della pressione fiscale, in base al quale ogni cittadino deve
concorrere alle spese pubbliche in base alle proprie possibilità economiche;
il quarto è la progressività del sistema tributario, in base al quale il carico fiscale sul cittadino deve crescere in modo più che proporzionale all’aumentare della sua capacità contributiva.
La capacità contributiva di una persona consiste nella sua possibilità di concorrere alle spese pubbliche dopo aver soddisfatto le sue principali necessità. In sostanza dipende dal suo reddito e dal suo patrimonio.
Nel sistema tributario Italiano abbiamo poi le imposte dirette ed indirette,andiamo a descriverle;
Le imposte dirette colpiscono le manifestazioni più evidenti della ricchezza, vale a dire il patrimonio o il reddito del cittadino.
Quelle indirette invece colpiscono le manifestazioni meno evidenti della ricchezza,ossia la produzione, gli scambi o i consumi.
La principale imposta diretta prevista dalla nostra legislazione fiscale è l’IRPEF,
imposta sul reddito delle persone fisiche, che colpisce con aliquote progressive il
reddito complessivo annuo del cittadino.
Tra le imposte indirette, la più importante è sicuramente l’IVA, imposta sul valore aggiunto, che colpisce i consumi di beni e servizi. Si calcola applicando aliquote differenti a seconda dei beni e dei servizi, per colpire in misura lieve i consumi primari e in misura maggiore quelli secondari e voluttuari.



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